“… se saranno gl’Eremiti studiosi veramente della solitudine, bisognerà che habbiano grandissima cura, e diligenza, che i boschi, i quali sono intorno all’Eremo, non siano scemati, ne diminuiti in nium modo, ma piu tosto allargati, cresciuti.” Abate Paolo Giustiniani, A.D. 1520 —
CAMALDOLI E FONTE AVELLANA
– Progetto di riconoscimento di Bene Immateriale Universale UNESCO del Codice Forestale Camaldolese
Arezzo, 18 Febbraio 2020 – ore 10:30
CREA-FL, Centro di Ricerca Foreste e Legno, Sala Pavari, Viale S. Margherita 80.
Per la prima volta UNESCO esamina un bene immateriale che ha come origine un valore etico. La gestione delle foreste da parte dei monaci camaldolesi ha prodotto quella complessità di rapporti uomo/ambiente sintetizzati nel Codice Forestale Camaldolese: la foresta non è solo un bene da custodire, ma da condividere.
Saluti
· Prof. Piermaria Corona (Direttore CREA)
· Luca Santini (Presidente Parco Nazionale Foreste Casentinesi,
· Monte Falterona e Campigna)
· Dom Ugo Fossa (Camaldoli)
· Dom Gianni Giacomelli (Fonte Avellana)
Interventi
• Le radici dell’etica uomo/ambiente di Camaldoli – Don Salvatore Frigerio
• Tre anni di lavoro INEA- Collegium – Dott. Raoul Romano
• Codice Camaldolese e Politica Forestale – Dott. Simone Borchi
• Coordina Dott. Pierfrancesco Pedon
Organizzazione
· Collegium – Scriptorium Fontis Avellanae
· CREA – Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia Agraria