Dom Salvatore, monaco camaldolese di Fonte Avellana, guida la raccolta di 45.000 documenti per sostenere la candidatura a bene immateriale Unesco.
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“Tu sarai un Cedro per la nobiltà della tua sincerità e della tua dignità; Biancospino per lo stimolo alla correzione e alla conversione; Mirto per la discreta sobrietà e temperanza; Olivo per la fecondità di opere di letizia, di pace e di misericordia; Abete per elevata meditazione e sapienza...
Il codice dei monaci
Il ruolo da protagonista dell’etica dei monaci di Fonte Avellana e di Camaldoli alla XIII Conferenza delle città creative Unesco (Fabriano, dal 10 al 15 giugno) accende l’attenzione sulla candidatura a patrimonio immateriale de “la gestione mille- naria delle foreste appenniniche e del codice forestale camaldolese”.